Il nome con cui è conosciuto
in Maremma tradisce la sua origine spagnola: Tinto di Spagna è
il nome col quale viene tuttora chiamato.
Meglio conosciuto come Garnacha in terra natale o Grenache in Francia,
è il secondo vitigno più diffuso al mondo e possiede più
di 200 sinonimi, tra i quali quello di “Tinto Aragones” che
sta ad indicare la regione spagnola di origine.
In realtà in Sardegna, dove con il nome di Cannonau rappresenta
il vitigno sardo per eccellenza, si sostiene che siano stati invece gli
Aragonesi, occupanti dell’isola dalla fine del Duecento a inizio
Settecento, a portare questo vitigno in Spagna e da lì a diffonderlo
in tutto il Mediterraneo.
Qualunque sia la sua origine, sicuramente Spagna e Francia sono le terre
dove si è maggiormente affermato, giungendo ad essere coltivato
su circa 100.000 Ha di superficie in entrambi i paesi.
Si trova quindi in Corsica, sulle coste siciliane e calabresi, sulle coste
greche e anche a Creta, a Cipro e in tutto il Nord-Africa, fino in Israele.
È presente anche in Portogallo e nell’isola di Madeira. Fuori
dal mediterraneo è diffuso in California, Argentina, Africa del
Sud e Australia.
L’Alicante compare in Maremma nel Cinquecento durante l’occupazione
spagnola (Stato dei Presidi) e da allora è parte integrante dei
più importanti vini rossi della zona.
Da sue mutazioni genetiche nel corso dei secoli hanno avuto origine il
Grenache Blanc, Grenache Gris e il Lledoner pelud, variante a foglia molto
tomentosa diffuso in Catalogna e nel Roussillon che però non si
è mai diffuso in Italia. Tra i sinonimi meno conosciuti in Italia
ricordiamo il Gamay Perugino e la Vernaccia di Serrapetrona, entrambi
in realtà biotipi di Grenache.
Negli anni Sessanta in Francia è stato utilizzato come genitore
di molti incroci, dei quali i più famosi sono Caladoc e Marselan
mentre risale al secolo precedente l'incrocio che dette origine al famoso
teinturier Alicante Bouschet.
Ogni anno si tiene a Perpignan in Francia una competizione mondiale tra
tutti i Grenache, o sinonimi, del mondo.
Foglia media, cuneiforme, verde chiaro e brillante, a lobi poco evidenti,
seno peziolare a lira aperto. Denti piccoli e stretti.
Grappolo da medio
a grande, troncoconico, alato, compatto se non affetto da colatura. Acini
leggermente ovoidal, a buccia spessa.
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